1. Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse:
2. ‘Io riconosco che tu puoi tutto, e che nulla può impedirti d'eseguire un tuo disegno.
3. Chi è colui che senza intendimento offusca il tuo disegno?… Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo; son cose per me troppo maravigliose ed io non le conosco.
4. Deh, ascoltami, io parlerò; io ti farò delle domande e tu insegnami!
5. Il mio orecchio avea sentito parlar di te ma ora l'occhio mio t'ha veduto.
6. Perciò mi ritratto, mi pento sulla polvere e sulla cenere’.
7. Dopo che ebbe rivolto questi discorsi a Giobbe, l'Eterno disse a Elifaz di Teman: ‘L'ira mia è accesa contro te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe.