Geremia 2:27-35 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

27. i quali dicono al legno: ‘Tu sei mio padre’, e alla pietra: ‘Tu ci hai dato la vita!’ Poich'essi m'han voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: ‘Lèvati e salvaci!’

28. E dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti? Si levino, se ti posson salvare nel tempo della tua sventura! Perché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città.

29. Perché contendereste meco? Voi tutti mi siete stati infedeli, dice l'Eterno.

30. Invano ho colpito i vostri figliuoli; non ne hanno ricevuto correzione; la vostra spada ha divorato i vostri profeti, come un leone distruttore.

31. O generazione, considera la parola dell'Eterno! Son io stato un deserto per Israele? o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: ‘Noi siamo liberi, non vogliamo tornar più a te?’

32. La fanciulla può essa dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure, il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli.

33. Come sei brava a trovar la via per correr dietro ai tuoi amori! Perfino alle male femmine hai insegnato i tuoi modi!

34. Fino nei lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che tu non hai còlto in flagrante delitto di scasso;

35. eppure, dopo tutto questo, tu dici: ‘Io sono innocente; certo, l'ira sua s'è stornata da me’. Ecco, io entrerò in giudizio con te, perché hai detto: ‘Non ho peccato’.

Geremia 2