Geremia 10:15-22 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

15. Sono vanità, lavoro d'inganno; nel giorno del castigo, periranno.

16. A loro non somiglia Colui ch'è la parte di Giacobbe; perché Egli è quel che ha formato tutte le cose, e Israele è la tribù della sua eredità. Il suo nome è l'Eterno degli eserciti.

17. Raccogli da terra il tuo bagaglio, o tu che sei cinta d'assedio!

18. Poiché così parla l'Eterno: Ecco, questa volta io lancerò lontano gli abitanti del paese, e li stringerò da presso affinché non isfuggano.

19. Guai a me a motivo della mia ferita! La mia piaga è dolorosa; ma io ho detto: ‘Questo è il mio male, e lo devo sopportare’.

20. Le mie tende son guaste, e tutto il mio cordame è rotto; i miei figliuoli sono andati lungi da me e non sono più; non v'è più alcuno che stenda la mia tenda, che drizzi i miei padiglioni.

21. Perché i pastori sono stati stupidi, e non hanno cercato l'Eterno; perciò non hanno prosperato, e tutto il loro gregge è stato disperso.

22. Ecco, un rumore giunge, un gran tumulto arriva dal paese del settentrione, per ridurre le città di Giuda in desolazione, in un ricetto di sciacalli.

Geremia 10