Genesi 40:9-18 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

9. E il capo de' coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe, e gli disse: ‘Nei mio sogno, ecco, mi stava davanti una vite;

10. e in quella vite c'eran tre tralci; e mi pareva ch'essa germogliasse, poi fiorisse, e desse in fine dei grappoli d'uva matura.

11. E io avevo in mano la coppa di Faraone; presi l'uva, la spremei nella coppa di Faraone, e diedi la coppa in mano a Faraone’.

12. Giuseppe gli disse: ‘Questa è l'interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni;

13. ancora tre giorni, e Faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo ufficio, e tu darai in mano a Faraone la sua coppa, nel modo che facevi prima, quand'eri suo coppiere.

14. Ma ricordati di me, quando sarai felice, e siimi benigno, ti prego; parla di me a Faraone, e fammi uscire da questa casa;

15. perché io fui portato via furtivamente dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla da esser messo in questa fossa’.

16. Il capo de' panettieri, vedendo che la interpretazione di Giuseppe era favorevole, gli disse: ‘Anch'io, nel mio sogno, ecco, avevo tre canestri di pan bianco, sul capo;

17. e nel canestro più alto c'era per Faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo’.

18. Giuseppe rispose e disse: ‘Questa è l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni;

Genesi 40