Genesi 37:18-30 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

18. Essi lo scorsero da lontano; e prima ch'egli fosse loro vicino, macchinarono d'ucciderlo.

19. E dissero l'uno all'altro: ‘Ecco cotesto sognatore che viene!

20. Ora dunque venite, uccidiamolo, e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una mala bestia l'ha divorato, e vedremo che ne sarà de' suoi sogni’.

21. Ruben udì questo, e lo liberò dalle loro mani. Disse: ‘Non gli togliamo la vita’.

22. Poi Ruben aggiunse: ‘Non spargete sangue; gettatelo in quella cisterna ch'è nel deserto, ma non lo colpisca la vostra mano’. Diceva così, per liberarlo dalle loro mani e restituirlo a suo padre.

23. Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della veste lunga con le maniche che aveva addosso;

24. lo presero e lo gettarono nella cisterna. Or la cisterna era vuota; non c'era punt'acqua.

25. Poi si misero a sedere per prender cibo; e avendo alzati gli occhi, ecco che videro una carovana d'Ismaeliti, che veniva da Galaad, coi suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che portava in Egitto.

26. E Giuda disse ai suoi fratelli: ‘Che guadagneremo a uccidere il nostro fratello e a nascondere il suo sangue?

27. Venite, vendiamolo agl'Ismaeliti, e non lo colpisca la nostra mano, poiché è nostro fratello, nostra carne’. E i suoi fratelli gli diedero ascolto.

28. E come que' mercanti Madianiti passavano, essi trassero e fecero salire Giuseppe su dalla cisterna, e lo vendettero per venti sicli d'argento a quegl'Ismaeliti. E questi menarono Giuseppe in Egitto.

29. Or Ruben tornò alla cisterna; ed ecco, Giuseppe non era più nella cisterna. Allora egli si stracciò le vesti,

30. tornò dai suoi fratelli, e disse: ‘Il fanciullo non c'è più; e io, dove andrò io?’

Genesi 37