11. E Lea disse: ‘Che fortuna!’ E gli pose nome Gad.
12. Poi Zilpa, serva di Lea, partorì a Giacobbe un secondo figliuolo.
13. E Lea disse: ‘Me felice! ché le fanciulle mi chiameranno beata. Perciò gli pose nome Ascer.
14. Or Ruben uscì, al tempo della mietitura del grano, e trovò delle mandragole per i campi, e le portò a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: ‘Deh, dammi delle mandragole del tuo figliuolo!’
15. Ed ella le rispose: ‘Ti par egli poco l'avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole del mio figliuolo?’ E Rachele disse: ‘Ebbene, si giaccia egli teco questa notte, in compenso delle mandragole del tuo figliuolo’.
16. E come Giacobbe, in sulla sera, se ne tornava dai campi, Lea uscì a incontrarlo, e gli disse: ‘Devi entrare da me; poiché io t'ho accaparrato con le mandragole del mio figliuolo’. Ed egli si giacque con lei quella notte.
17. E Dio esaudì Lea, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figliuolo.
18. Ed ella disse: ‘Iddio m'ha dato la mia mercede, perché diedi la mia serva a mio marito’. E gli pose nome Issacar.
19. E Lea concepì ancora, e partorì a Giacobbe un sesto figliuolo.
20. E Lea disse: ‘Iddio m'ha dotata di buona dote; questa volta il mio marito abiterò con me, poiché gli ho partorito sei figliuoli’. E gli pose nome Zabulon.
21. Poi partorì una figliuola, e le pose nome Dina.
22. Iddio si ricordò anche di Rachele; Iddio l'esaudì, e la rese feconda;
23. ed ella concepì e partorì un figliuolo, e disse: ‘Iddio ha tolto il mio obbrobrio’.
24. E gli pose nome Giuseppe, dicendo: ‘L'Eterno m'aggiunga un altro figliuolo’.
25. Or dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: ‘Dammi licenza, ch'io me ne vada a casa mia, nel mio paese.
26. Dammi le mie mogli, per le quali t'ho servito, e i miei figliuoli; e lasciami andare; poiché tu ben conosci il servizio che t'ho prestato’.
27. E Labano gli disse: ‘Se ho trovato grazia dinanzi a te, rimanti; giacché credo indovinare che l'Eterno mi ha benedetto per amor tuo’.
28. Poi disse: ‘Fissami il tuo salario, e te lo darò’.
29. Giacobbe gli rispose: ‘Tu sai in qual modo io t'ho servito, e quel che sia diventato il tuo bestiame nelle mie mani.
30. Poiché quel che avevi prima ch'io venissi, era poco; ma ora s'è accresciuto oltremodo, e l'Eterno t'ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorerò io anche per la casa mia?’