Genesi 26:15-24 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

15. e perciò turarono ed empiron di terra tutti i pozzi che i servi di suo padre aveano scavati al tempo d'Abrahamo suo padre.

16. E Abimelec disse ad Isacco: ‘Vattene da noi, poiché tu sei molto più potente di noi’.

17. Isacco allora si partì di là, s'accampò nella valle di Gherar, e quivi dimorò.

18. E Isacco scavò di nuovo i pozzi d'acqua ch'erano stati scavati al tempo d'Abrahamo suo padre, e che i Filistei avean turati dopo la morte d'Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che avea loro posto suo padre.

19. E i servi d'Isacco scavarono nella valle, e vi trovarono un pozzo d'acqua viva.

20. Ma i pastori di Gherar altercarono coi pastori d'Isacco, dicendo: ‘L'acqua è nostra’. Ed egli chiamò il pozzo Esek, perché quelli aveano conteso con lui.

21. Poi i servi scavarono un altro pozzo, e per questo ancora quelli altercarono. E Isacco lo chiamò Sitna.

22. Allora egli si partì di là, e scavò un altro pozzo per il quale quelli non altercarono. Ed egli lo chiamò Rehoboth ‘perché’, disse, ‘ora l'Eterno ci ha messi al largo, e noi prospereremo nel paese’.

23. Poi di là Isacco salì a Beer-Sceba.

24. E l'Eterno gli apparve quella stessa notte, e gli disse: ‘Io sono l'Iddio d'Abrahamo tuo padre; non temere, poiché io sono teco e ti benedirò e moltiplicherò la tua progenie per amor d'Abrahamo mio servo’.

Genesi 26