Evangelo Secondo S. Matteo 8:9-21 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

9. Poiché anch'io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va', ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa.

10. E Gesù, udito questo, ne restò maravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato cotanta fede.

11. Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli;

12. ma i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Quivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.

13. E Gesù disse al centurione: Va': e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quell'ora stessa.

14. Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva in letto con la febbre; ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò.

15. Ella si alzò e si mise a servirlo.

16. Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati,

17. affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: Egli stesso ha preso le nostre infermità, ed ha portato le nostre malattie.

18. Or Gesù, vedendo una gran folla intorno a sé, comandò che si passasse all'altra riva.

19. Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: Maestro, io ti seguirò dovunque tu vada.

20. E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell'uomo non ha dove posare il capo.

21. E un altro dei discepoli gli disse: Signore, permettimi d'andare prima a seppellir mio padre.

Evangelo Secondo S. Matteo 8