Evangelo Secondo S. Matteo 26:20-28 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

20. E quando fu sera, si mise a tavola co' dodici discepoli.

21. E mentre mangiavano, disse: In verità io vi dico: Uno di voi mi tradirà.

22. Ed essi, grandemente attristati, cominciarono a dirgli ad uno ad uno: Sono io quello, Signore?

23. Ma egli, rispondendo, disse: Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.

24. Certo, il Figliuol dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell'uomo per cui il Figliuol dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per cotest'uomo, se non fosse mai nato.

25. E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello, Maestro? E Gesù a lui: L'hai detto.

26. Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a' suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.

27. Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo:

28. Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.

Evangelo Secondo S. Matteo 26