Evangelo Secondo S. Luca 23:31-44 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

31. Poiché se fan queste cose al legno verde, che sarà egli fatto al secco?

32. Or due altri, due malfattori, eran menati con lui per esser fatti morire.

33. E quando furon giunti al luogo detto ‘il Teschio’, crocifissero quivi lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra.

34. E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. Poi, fatte delle parti delle sue vesti, trassero a sorte.

35. E il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si facean beffe di lui, dicendo: Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!

36. E i soldati pure lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo:

37. Se tu sei il re de' Giudei, salva te stesso!

38. E v'era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO E IL RE DEI GIUDEI.

39. E uno de' malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Non se' tu il Cristo? Salva te stesso e noi!

40. Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava e diceva: Non hai tu nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?

41. E per noi è cosa giusta, perché riceviamo la condegna pena de' nostri fatti; ma questi non ha fatto nulla di male.

42. E diceva: Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno!

43. E Gesù gli disse: Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso.

44. Ora era circa l'ora sesta, e si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona, essendosi oscurato il sole.

Evangelo Secondo S. Luca 23