Epistole di S. Paolo 2 ai Corinzi 11:28-33 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

28. E per non parlar d'altro, c'è quel che m'assale tutti i giorni, l'ansietà per tutte le chiese.

29. Chi è debole ch'io non sia debole? Chi è scandalizzato, che io non arda?

30. Se bisogna gloriarsi, io mi glorierò delle cose che concernono la mia debolezza.

31. L'Iddio e Padre del nostro Signor Gesù che è benedetto in eterno, sa ch'io non mento.

32. A Damasco, il governatore del re Areta avea posto delle guardie alla città dei Damasceni per pigliarmi;

33. e da una finestra fui calato, in una cesta, lungo il muro, e scampai dalle sue mani.

Epistole di S. Paolo 2 ai Corinzi 11