5. Io ricordo infatti la fede non finta che è in te, la quale abitò prima della tua nonna Loide e nella tua madre Eunice, e, son persuaso, abita in te pure.
6. Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per la imposizione delle mie mani.
7. Poiché Iddio ci ha dato uno spirito non di timidità, ma di forza e d'amore e di correzione.
8. Non aver dunque vergogna della testimonianza del Signor nostro, né di me che sono in catene per lui; ma soffri anche tu per l'Evangelo, sorretto dalla potenza di Dio;
9. il quale ci ha salvati e ci ha rivolto una sua santa chiamata, non secondo le nostre opere, ma secondo il proprio proponimento e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù avanti i secoli,