Epistole di S. Paolo 1 ai Corinzi 15:8-21 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto;

9. perché io sono il minimo degli apostoli; e non son degno di esser chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.

10. Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di loro tutti; non già io, però, ma la grazia di Dio che è con me.

11. Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.

12. Or se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non v'è risurrezione de' morti?

13. Ma se non v'è risurrezione dei morti, neppur Cristo è risuscitato;

14. e se Cristo non è risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione, e vana pure è la vostra fede.

15. E noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, ch'Egli ha risuscitato il Cristo; il quale Egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano.

16. Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo è risuscitato;

17. e se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati.

18. Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque periti.

19. Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.

20. Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.

21. Infatti, poiché per mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la resurrezione dei morti.

Epistole di S. Paolo 1 ai Corinzi 15