Epistole di S. Paolo 1 ai Corinzi 15:47-53 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

47. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terreno; il secondo uomo è dal cielo.

48. Quale è il terreno, tali sono anche i terreni; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti.

49. E come abbiamo portato l'immagine del terreno, così porteremo anche l'immagine del celeste.

50. Or questo dico, fratelli, che carne e sangue non possono eredare il regno di Dio né la corruzione può eredare la incorruttibilità.

51. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati,

52. in un momento, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba. Perché la tromba suonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati.

53. Poiché bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.

Epistole di S. Paolo 1 ai Corinzi 15