2 Cronache 18:12-20 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

12. Or il messo ch'era andato a chiamar Micaiah, gli parlò così: ‘Ecco, i profeti tutti, ad una voce, predicono del bene al re; ti prego, sia il tuo parlare come quello d'ognun d'essi, e predici del bene!’

13. Ma Micaiah rispose: ‘Com'è vero che l'Eterno vive, io dirò quel che l'Eterno mi dirà’.

14. E, come fu giunto dinanzi al re, il re gli disse: ‘Micaiah, dobbiamo noi andare a far guerra a Ramoth di Galaad, o no?’ Quegli rispose: ‘Andate pure, e vincerete; i nemici saranno dati nelle vostre mani’.

15. E il re gli disse: ‘Quante volte dovrò io scongiurarti di non dirmi se non la verità nel nome dell'Eterno?’

16. Micaiah rispose: ‘Ho veduto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e l'Eterno ha detto: — Questa gente non ha padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua’. —

17. E il re d'Israele disse a Giosafat: ‘Non te l'ho io detto che costui non mi predirebbe nulla di buono, ma soltanto del male?’

18. E Micaiah replicò: ‘Perciò ascoltate la parola dell'Eterno. Io ho veduto l'Eterno che sedeva sul suo trono, e tutto l'esercito celeste che gli stava a destra e a sinistra.

19. E l'Eterno disse: — Chi sedurrà Achab, re d'Israele, affinché salga a Ramoth di Galaad e vi perisca? — E uno rispose in un modo e l'altro in un altro.

20. Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò dinanzi all'Eterno, e disse: — Lo sedurrò io. — L'Eterno gli disse: — E come? —

2 Cronache 18