1 Samuele 5:4-9 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

4. Il giorno dopo, alzatisi di buon'ora, trovarono che Dagon era di nuovo caduto con la faccia a terra, davanti all'Arca dell'Eterno; la testa e ambedue le mani di Dagon giacevano mozzate sulla soglia, e non gli restava più che il tronco.

5. Perciò, fino al dì d'oggi, i sacerdoti di Dagon e tutti quelli che entrano nella casa di Dagon a Asdod non pongono il piede sulla soglia.

6. Poi la mano dell'Eterno si aggravò su quei di Asdod, portò fra loro la desolazione, e li colpì di emorroidi, a Asdod e nel suo territorio.

7. E quando quelli di Asdod videro che così avveniva, dissero: ‘L'arca dell'Iddio d'Israele non rimarrà presso di noi, poiché la mano di lui è dura su noi e su Dagon, nostro dio’.

8. Mandaron quindi a convocare presso di loro tutti i principi dei Filistei, e dissero: ‘Che faremo dell'arca dell'Iddio d'Israele?’ I principi risposero: ‘Si trasporti l'arca dell'Iddio d'Israele a Gath’.

9. E trasportaron quivi l'arca dell'Iddio d'Israele. E come l'ebbero trasportata, la mano dell'Eterno si volse contro la città, e vi fu una immensa costernazione. L'Eterno colpì gli uomini della città, piccoli e grandi, e un flagello d'emorroidi scoppiò fra loro.

1 Samuele 5