1 Samuele 26:8-12 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. Allora Abishai disse a Davide: ‘Oggi Iddio t'ha messo il tuo nemico nelle mani; or lascia, ti prego, ch'io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi in terra con un sol colpo; e non ci sarà bisogno d'un secondo’.

9. Ma Davide disse ad Abishai: ‘Non lo ammazzare; chi potrebbe metter le mani addosso all'unto dell'Eterno senza rendersi colpevole?’

10. Poi Davide aggiunse: ‘Com'è vero che l'Eterno vive, l'Eterno solo sarà quegli che lo colpirà, sia che venga il suo giorno e muoia, sia che scenda in campo di battaglia e vi perisca.

11. Mi guardi l'Eterno dal metter le mani addosso all'unto dell'Eterno! Prendi ora soltanto, ti prego, la lancia ch'è presso al suo capo e la brocca dell'acqua, e andiamocene’.

12. Davide dunque prese la lancia e la brocca dell'acqua che Saul avea presso al suo capo, e se ne andarono. Nessuno vide la cosa né s'accorse di nulla; e nessuno si svegliò; tutti dormivano, perché l'Eterno avea fatto cader su loro un sonno profondo.

1 Samuele 26