3. Laggiù, dopo averci deportato,ci invitavano a cantare;esigevano canti di gioiai nostri oppressori.«Cantate — dicevano —un canto di Sion».
4. Ma come cantare i canti del Signorein terra straniera?
5. Se dimentico te, Gerusalemme,si paralizzi la mia mano;
6. la mia lingua si incolli al palato,se non pongo Gerusalemmeal di sopra di ogni mia gioia.