Romani 11:12-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

12. Se la loro caduta ha già arricchito il mondo e il loro fallimento ha avvantaggiato gli altri popoli, quale maggior beneficio nascerà dalla loro completa partecipazione alla salvezza?

13. Mi rivolgo ora a voi che non siete Ebrei, proprio perché sono stato inviato a voi come *apostolo. Cerco di fare onore a questo mio incarico,

14. rendendo gelosi di voi alcuni dei miei connazionali perché accolgano la salvezza.

15. Se Dio li ha messi da parte per riconciliare a sé il mondo, che cosa avverrà quando li accoglierà di nuovo? Sarà veramente un ritorno da morte a vita!

16. Se la primizia del raccolto è consacrata a Dio, anche il resto gli è consacrato. E se la radice di un albero è consacrata a Dio, lo sono anche i rami.

17. Ora, Israele è come un ulivo, al quale Dio ha tagliato alcuni rami. Al loro posto ha innestato te che non sei Ebreo e che eri come un ulivo selvatico, e ti ha reso partecipe dell’abbondante linfa che sale dalla radice.

18. Tu però non pensare di essere superiore ai rami tagliati. Non ti puoi vantare in alcun modo perché non sei tu che porti la radice, ma la radice porta te.

19. Tu potresti dirmi: quei rami sono stati tagliati perché io fossi innestato al loro posto.

20. È vero! Sono stati tagliati per mancanza di fede, e tu ti sei messo al loro posto perché hai fede. Tu però non diventare superbo, ma sta’ attento,

21. perché Dio, se non ha risparmiato gli Ebrei che sono i rami naturali, non risparmierà neppure te.

22. Ricorda dunque come Dio è allo stesso tempo buono e severo. È stato severo verso quelli che sono caduti, ma buono verso di te. Rimani perciò fedele alla sua bontà, altrimenti anche tu sarai tagliato via.

23. E gli altri, ossia gli Ebrei, se non continuano a rimanere nella loro incredulità, saranno innestati di nuovo: Dio ha il potere di farlo.

Romani 11