Genesi 39:10-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

10. Sebbene glielo chiedesse ogni giorno, Giuseppe non accettò mai di andare con lei.

11. Ma un giorno, per ragioni di lavoro, Giuseppe entrò in casa quando non vi era nessun altro servo,

12. e allora la moglie di Potifàr lo afferrò per la tunica e gli disse: «Su! Vieni!». Ma Giuseppe le lasciò la tunica fra le mani, uscì dalla casa e scappò.

13. Quando vide che egli era fuggito e le era rimasta la tunica fra le mani, la donna

14. chiamò i suoi servitori e disse loro: «Guardate un po’ lo schiavo ebreo che mio marito ci ha portato in casa! Voleva spassarsela con noi! Si è avvicinato per unirsi a me, ma io mi sono messa a gridare.

15. Appena mi ha sentito gridare, ha abbandonato la sua tunica vicino a me, ha raggiunto l’uscita ed è scappato».

16. Conservò presso di sé la tunica di Giuseppe fino al ritorno del marito,

17. al quale raccontò la stessa storia: «Quello schiavo ebreo che tu ci hai portato è venuto qui per divertirsi con me,

18. ma io ho gridato, ho chiamato aiuto e lui ha abbandonato la sua tunica vicino a me ed è scappato fuori».

19. A queste parole della moglie, la quale ripeteva: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», il marito si adirò.

20. Fece arrestare Giuseppe e lo fece rinchiudere nella fortezza dove erano custoditi i prigionieri del re.Così Giuseppe rimase in prigione.

21. Ma il Signore era con lui e lo proteggeva: attirò su di lui la stima del comandante della prigione

Genesi 39