Genesi 38:21-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

21. Domandò agli uomini del luogo dove abitava:— Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?— Lì non c’è mai stata alcuna prostituta — risposero.

22. Egli tornò da Giuda e gli disse:— Non l’ho trovata! E per di più la gente di quel luogo mi ha assicurato che lì non c’è mai stata una prostituta.

23. Allora Giuda disse:— Si tenga pure il pegno, altrimenti qualcuno riderà di noi. Io, il capretto gliel’ho mandato davvero, ma tu non l’hai trovata!

24. Circa tre mesi dopo qualcuno disse a Giuda:— Tamar, tua nuora, si è prostituita ed è rimasta incinta.Allora Giuda disse:— Portatela fuori e che sia bruciata viva.

25. La stavano portando fuori quando essa mandò a dire a suo suocero:— Sono incinta dell’uomo al quale appartengono questi oggetti. Guardali bene! — aggiunse: — A chi appartengono questo sigillo, questo cordone e questo bastone?

26. Giuda li riconobbe ed esclamò:— Ha ragione lei. Il torto è mio, perché non l’ho data in moglie a mio figlio Sela.E non ebbe più rapporti con lei.

27. Quando giunse il tempo di partorire ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli.

Genesi 38