2 Samuele 14:15-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

15. A ogni modo, io sono venuta a dirti queste cose, o mio re, perché la gente mi ha messo paura. Pur essendo una tua povera serva, speravo che tu avresti seguito il mio consiglio.

16. Pensavo che tu mi avresti ascoltata e liberata dalle mani di chi vuol eliminare me e il mio unico figlio dall’eredità di Dio.

17. Quanto a me, ero certa che la parola del mio re mi sarebbe stata di aiuto, perché il mio re è come un angelo di Dio e sa distinguere il bene dal male. Il Signore tuo Dio sia sempre con te!

18. Il re allora chiese alla donna:— Adesso rispondimi con sincerità.— Domanda pure, o re, — disse la donna.

19. — C’è la mano di Ioab in tutto questo? — chiese Davide.— Com’è vero che tu sei vivo, o mio re, tu cogli sempre nel segno. È proprio Ioab, il tuo generale, che mi ha ordinato di venire e mi ha suggerito tutte le parole che dovevo dirti.

20. Ha fatto così per presentarti i fatti in forma diversa, ma tu sei sapiente come un angelo di Dio e capisci le cose di questo mondo.

21. Davide fece chiamare Ioab e gli disse:— Ho sistemato la cosa. Fa’ tornare il giovane Assalonne.

22. Ioab si inchinò fino a terra e lo ringraziò:— Oggi, o mio re, hai usato comprensione con me, tuo servo, perché hai deciso secondo il mio suggerimento.

23. Poi Ioab andò a Ghesur e ricondusse Assalonne a Gerusalemme.

24. Il re ordinò che Assalonne andasse a casa sua senza presentarsi da lui. Così Assalonne andò a casa senza incontrarsi con il re.

2 Samuele 14