2 Corinzi 12:10-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

10. Perciò io mi rallegro della debolezza, degli insulti, delle difficoltà, delle persecuzioni e delle angosce che io sopporto a causa di *Cristo, perché quando sono debole, allora sono veramente forte.

11. Ho parlato come se fossi pazzo! Siete voi che mi avete costretto. Proprio voi, che invece avreste dovuto parlare a mia difesa. Perché, anche se io non sono nulla, non sono certo stato in nulla inferiore a quei «super-apostoli».

12. Io sono un vero *apostolo; lo provano le azioni che ho compiuto in mezzo a voi con grande pazienza: segni, prodigi, miracoli.

13. Che cosa vi fa sentire inferiori alle altre comunità? Solo questo: che io non vi sono mai stato di peso! Vogliate perdonarmi questa ingiustizia!

14. Eccomi pronto a venire da voi per la terza volta, e non vi sarò di peso. Perché non cerco il vostro denaro, cerco voi. Perché non sono i figli che devono risparmiare per i genitori, ma sono i genitori che devono provvedere ai figli.

15. Ben volentieri io spenderò quel che possiedo e sacrificherò anche me stesso per voi. Se io vi amo più degli altri, voi dovreste amarmi di meno?

16. È dunque chiaro che io non vi sono stato di peso. Tuttavia potrebbe darsi che, astutamente, io sia riuscito a sfruttarvi in qualche modo con l’inganno.

17. Forse qualcuno dei fratelli che vi ho mandato mi è servito per sfruttarvi?

18. Ho chiesto a Tito di venire da voi e ho mandato con lui quell’altro fratello che conoscete. Forse Tito vi ha sfruttati in qualche modo? Forse non abbiamo agito animati dalle stesse intenzioni comportandoci allo stesso modo?

2 Corinzi 12