1 Samuele 4:13-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. Eli stava seduto sulla sua seggiola ai bordi della strada, scrutando l’orizzonte, in ansia per la sorte dell’arca di Dio. Quando quell’uomo entrò in città e diede la notizia, tutti gridarono di dolore.

14. Egli udì le grida e domandò:— Perché la gente fa tanto rumore?L’uomo si affrettò a portare la notizia a Eli.

15. Egli aveva ormai novantotto anni ed era diventato completamente cieco.

16. L’uomo gli disse:— Sono riuscito a fuggire dal campo di battaglia e sono corso qui oggi stesso.— Come sono andate le cose, figlio mio? — domandò Eli.

17. Il messaggero rispose:— Gli Israeliti sono stati messi in fuga dai Filistei; è stato un vero massacro per noi: i tuoi due figli, Ofni e Finees, sono morti e l’arca di Dio è stata catturata.

18. Quando udì nominare l’arca di Dio, Eli cadde all’indietro dalla seggiola a lato della porta del santuario, batté la testa e morì, perché era vecchio e pesante. Aveva guidato il popolo d’Israele per quarant’anni.

19. La moglie di Finees, nuora di Eli, era incinta e ormai vicina al parto. Quando udì che i Filistei avevano catturato l’arca di Dio e che il suocero e il marito le erano morti, fu presa dalle doglie e partorì.

20. Siccome stava per morire, le donne che l’assistevano le dissero: «Non aver paura: hai dato alla luce un figlio maschio».Essa non diede retta alle donne e non parlò con loro, ma volle

21. dare il nome al bambino; lo chiamò Icabòd (Non più gloria), per dire: «La gloria di Dio ha abbandonato Israele». Si riferiva alla cattura dell’arca di Dio e alla morte del suocero e del marito.

22. Aveva detto: «La gloria di Dio ha abbandonato Israele» perché era stata catturata l’arca di Dio.

1 Samuele 4