1 Re 2:5-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

5. Davide aggiunse: «Tu sai il male che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruià. Egli ha ucciso i due comandanti dell’esercito d’Israele, Abner, figlio di Ner e ∆Amasa, figlio di Ieter. In questo modo si è vendicato in tempo di pace di uccisioni avvenute in guerra. Ora ∆egli porta la responsabilità di quel che ha fatto.

8. «Fra i tuoi uomini c’è anche Simei da Bacurìm, figlio di Ghera, della tribù di Beniamino. Mentre fuggivo verso Macanàim, lanciò contro di me una terribile maledizione; ma quando mi venne incontro pentito presso il fiume Giordano, gli giurai nel nome del Signore che non l’avrei fatto uccidere.

9. Tu, però, non lasciarlo impunito. Sei intelligente e sai quel che ti conviene fare: non lasciarlo morire di vecchiaia!».

10. Davide morì e fu sepolto nella Città di Davide.

11. Aveva regnato quarant’anni: sette a Ebron e trentatré a Gerusalemme.

12. Dopo Davide salì al trono Salomone e il potere si consolidò nelle sue mani.

13. Un giorno Adonia, figlio di Davide e di Agghìt, andò da Betsabea, la madre di Salomone.— Sei venuto da amico? — gli chiese Betsabea.— Sì, — rispose Adonia. —

14. Vorrei chiederti un favore.— Parla pure, — disse Betsabea.

15. — Come tu sai, io dovevo diventare re: tutti, in Israele se lo aspettavano. Invece il Signore ha voluto che il regno toccasse a mio fratello Salomone.

16. Ora, non rifiutarmi quel che ti chiedo.— Chiedi pure, — disse Betsabea.

17. — Dovresti dire al re Salomone che mi lasci sposare Abisàg la Sunammita; a te non lo rifiuterà di certo! — disse Adonia.

18. — Va bene, — disse Betsabea, — parlerò al re in tuo favore.

1 Re 2