5-6. Adonia, figlio di Davide e di Agghìt, era il maggiore dei figli di Davide. Così cominciò a darsi delle arie. «Sarò re!», diceva. Si era procurato dei carri, dei ∆cavalli e andava in giro con una scorta di cinquanta uomini. Era un bell’uomo e suo padre non lo aveva mai rimproverato per il suo comportamento. Era nato dopo Assalonne.
46. Ora Salomone siede sul trono.
47. I funzionari del re sono andati a congratularsi con Davide e gli hanno fatto questo augurio: «Dio conceda a Salomone una fama ancor più grande della tua e faccia diventare il suo regno ancor più grande del tuo». Poi il re si è inginocchiato sul suo letto
48. e ha pregato così: «Sia benedetto il Signore, il Dio d’Israele, perché oggi mi ha dato un successore e mi ha concesso di vederlo con i miei occhi».
49. Allora gli invitati di Adonia, spaventati, si alzarono e fuggirono ognuno per conto suo.
50. Adonia ebbe paura di Salomone e andò vicino all’altare dei sacrifici e si aggrappò ai suoi angoli sporgenti.
51. Qualcuno riferì a Salomone: «Adonia ha paura di te e si è rifugiato vicino all’altare dei sacrifici. Chiede che tu giuri oggi stesso di non farlo morire».
52. Salomone rispose: «Se Adonia si comporterà lealmente, non gli torcerò un capello; in caso contrario, morirà!».
53. Salomone mandò a prendere Adonia all’altare dei sacrifici. Adonia venne dal re Salomone e si inchinò davanti a lui. Salomone gli ordinò: «Torna a casa tua!».