2. Disse intanto Raguele a sua moglie Edna:— Guarda questo ragazzo: come assomiglia al mio parente Tobi!
3. Edna domandò:— Di dove siete, amici?— Siamo della tribù di Nèftali, — risposero.— Il nostro gruppo è stato deportato a Ninive!
4. Edna chiese ancora:— Conoscete Tobi?— Certo! — risposero.
5. Edna domandò:— Sta bene?— È vivo e sta bene! — risposero.E Tobia esclamò:— È mio padre!
6. Allora Raguele si alzò di scatto in piedi e lo baciò con le lacrime agli occhi. Disse: «Sii il benvenuto, caro ragazzo! Tuo padre è veramente un brav’uomo! È una grossa disgrazia che una persona giusta e generosa come lui sia diventata cieca!». Gli gettò le braccia al collo e continuò a piangere.
7. Anche sua moglie Edna e la figlia Sara si misero a piangere.
8. Raguele mandò a prendere dal suo gregge un montone e lo uccise. Fece loro un’accoglienza molto affettuosa.