Tobia 3:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Quelle parole mi fecero male e mi misi a piangere sconsolato. E tra le lacrime cominciai a pregare:

2. «Tu sei giusto, Signore,ed è giusto tutto quel che fai.Sei buono e fedele nei tuoi progettie sei giudice del mondo.

3. Ma ora ricordati di me, Signore,e guardami con bontà.Non punirmi per i peccati e per le colpeche io e i miei padri abbiamo commesso.

4. Tu ci hai abbandonatiperché abbiamo disubbidito ai tuoi comandamenti.E così siamo stati saccheggiati,portati in esilio e messi a morte.Siamo finiti derisi e insultati da tutti i popoliin mezzo ai quali tu ci hai dispersi.

5. Certo, la tua condanna è giusta, Signore,se ci fai scontare i nostri peccati:abbiamo disubbidito ai tuoi comandamentie non ti siamo stati fedeli.

6. Oggi fa’ pure di me quel che ritieni giusto,fammi morire:ordina che sparisca dalla faccia della terrae diventi polvere.Per me, infatti, è preferibile morire piuttosto che vivere.Sono stato insultato a torto,e questo mi procura un immenso dolore.Liberami da questa angoscia, Signore,e fammi passare al mondo eterno.Non voltarmi la tua faccia, Signore!Per me è appunto meglio morire,che sopportare un’angoscia così grandee sentirmi insultare per tutto il resto della mia vita».

9. Ora non maltrattarci più con il pretesto che i tuoi mariti sono morti. Vattene anche tu con loro all’altro mondo! Così non vedremo mai qualcuno che sia tuo figlio!».

10. Allora Sara, piena di tristezza, si mise a piangere. Poi salì al piano superiore nella stanza di suo padre con l’intenzione di impiccarsi.Ma poi, riflettendoci, disse: «Dopo, maltratteranno mio padre. Gli diranno: “Avevi soltanto quella figlia carissima, ma lei si è impiccata per le sue disgrazie”. Sarebbe un dispiacere per mio padre e lo farei morire prima del tempo. Invece di togliermi la vita, è meglio che mi metta a pregare il Signore. Gli chiederò di farmi morire per non sentirmi più insultare tutto il resto della mia vita».

Tobia 3