Giudici 8:23-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

23. Gedeone rispose:— Non sarò il vostro capo! né io né i miei figli. Il vostro capo è il Signore!

24. Poi continuò:— Ma vorrei chiedervi una cosa: ciascuno di voi mi dia un anello del suo bottino. (Difatti gli sconfitti portavano anelli d’oro, come tutti gli Ismaeliti).

25. I soldati gli risposero:— Volentieri!Stesero per terra un mantello e vi gettarono sopra un anello ciascuno.

26. Gli anelli che Gedeone ricevette pesavano in tutto circa venti chili senza contare le lunette, le catenelle, i vestiti di porpora dei re di Madian e i collari dei loro cammelli.

27. Con quell’oro Gedeone si costruì un idolo e lo pose a Ofra, il suo villaggio. Tutti gli Israeliti andarono ad adorarlo, e tradirono così il Signore. Quell’idolo fu all’origine della rovina di Gedeone e della sua famiglia.

28. Dopo aver subito quella dura sconfitta da parte degli Israeliti, i Madianiti non poterono più risollevarsi. Il popolo d’Israele visse in pace nella sua terra per quarant’anni, fino alla morte di Gedeone.

29. Gedeone, figlio di Ioas, soprannominato Ierub-Baal, tornò a vivere a casa sua.

30. Aveva molte mogli, e fu padre di settanta figli.

31. Ebbe un figlio anche da una concubina che abitava a Sichem, e lo chiamò Abimèlec.

32. Gedeone, figlio di Ioas, morì dopo una lunga e serena vecchiaia. Lo seppellirono nella tomba di suo padre a Ofra, villaggio degli Abiezeriti.

33. Dopo la morte di Gedeone, gli Israeliti tradirono di nuovo il Signore e adorarono i Baal. Proclamarono Baal-Berit loro dio.

Giudici 8