Giovanni 9:31-33-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

4. Finché è giorno, io devo fare le opere del Padre che mi ha mandato. Poi verrà la notte, e allora nessuno può agire più.

5. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo.

6. Così disse Gesù, poi sputò in terra, fece un po’ di fango e lo mise sugli occhi del cieco.

7. Poi gli disse:— Va’ a lavarti alla piscina di Siloe (Siloe vuol dire «mandato»).Quello andò, si lavò e tornò indietro che ci vedeva.

8. Allora i vicini di casa e tutti quelli che prima lo vedevano chiedere l’elemosina dicevano:— Ma questo non è il mendicante che stava lì seduto a chiedere l’elemosina?

9. Alcuni rispondevano:— È proprio lui.Altri invece dicevano:— Non è lui, è uno che gli somiglia.Lui però dichiarava:— Sì, sono io.

31-33. Non si è mai sentito, finora, che uno abbia dato la vista a un uomo nato cieco. Se lui non venisse da Dio non potrebbe farlo, perché Dio non ascolta i malvagi, ma ascolta chi lo rispetta e fa la sua volontà.

34. Ma quelli replicarono:— Tu sei tutto quanto nel peccato fin dalla nascita e vuoi insegnare a noi?E lo buttarono fuori.

35. Gesù incontrò quello che prima era cieco. Sapendo che l’avevano espulso dalla *sinagoga gli disse:— Tu credi nel *Figlio dell’uomo?

36. Quello rispose:— Signore, dimmi chi è, perché io creda in lui!

Giovanni 9