Geremia 51:58-64 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

58. Le imponenti mura di Babiloniasono rase al suolo,le sue alte porte incendiate:gente di ogni paeseha faticato per costruirle, ma invano.Ora il loro lavoro è consumato dal fuoco!».Così dice il Signore dell’universo.

59. Seraia, figlio di Neria e nipote di Macsia, era l’aiutante di campo di Sedecia, re di Giuda. Quando il re si recò a Babilonia nel quarto anno del suo regno, Seraia era al suo seguito. In quell’occasione il profeta Geremia gli affidò un incarico personale.

60. Geremia aveva raccolto in un unico rotolo tutti gli annunzi delle disgrazie che avrebbero colpito Babilonia, cioè le minacce che sono state scritte qui, contro di lei.

61. Geremia, dunque, disse a Seraia: «Quando arriverai a Babilonia, alla prima occasione leggerai queste parole ad alta voce.

62. Concluderai così: “Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo e di ridurlo a un deserto per sempre, senza lasciarvi più nessun abitante, né uomo né animale”.

63. A questo punto, appena avrai finito di leggere, legherai il rotolo a una pietra e lo getterai nell’Eufrate

64. pronunziando queste parole: “Allo stesso modo affonderà Babilonia e non si rialzerà più dalla sciagura che il Signore le farà cadere addosso”».Qui finiscono i messaggi di Geremia.

Geremia 51