Ester 9:15-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Il quattordici del mese di Adar gli Ebrei di Susa si radunarono ancora e uccisero altri trecento uomini, ma non saccheggiarono i loro beni.

16. Nelle province, gli Ebrei si organizzarono per difendersi, e si liberarono dai loro nemici: ne uccisero in tutto settantacinquemila, però non toccarono i loro beni.

17. Questo avvenne il tredici del mese di Adar. Il quattordici essi non continuarono le uccisioni, ma fecero una giornata di festa e di banchetti.

18. A Susa, invece, la festa fu il quindici, dopo le uccisioni dei due giorni precedenti.

19. Questo è il motivo per cui gli Ebrei che abitano nella campagna, nelle altre città, festeggiano il quattordici di Adar con banchetti, allegre riunioni e scambi di regali.

20. Mardocheo fece scrivere il resoconto di questi avvenimenti, e mandò lettere a tutti gli Ebrei dell’impero, vicini e lontani.

21. Ordinava che ogni anno il quattordici e il quindici del mese di Adar fossero giorni di festa.

22. Quelli, infatti, erano i giorni in cui gli Ebrei avevano messo fine agli attacchi dei loro nemici. In quel mese il loro dolore si era mutato in gioia, i giorni di lutto erano diventati giorni di letizia. Tutti perciò dovevano far festa, organizzare banchetti, scambiarsi regali e fare doni ai poveri.

23. Gli Ebrei continuarono a celebrare ogni anno la ricorrenza, richiamandosi a queste parole di Mardocheo:

24. «Aman, figlio di Ammedàta l’Agaghita, nemico degli Ebrei, aveva progettato di sterminarli. Aveva usato il “pur” — cioè il sorteggio — per fissare la data del massacro.

25. Ma Ester supplicò il re, e questi diede ordini scritti, per cui il male che Aman voleva fare agli Ebrei è ricaduto su di lui. Lui e i suoi figli sono finiti sulla forca.

26. Perciò quei giorni si chiamano Purim, dalla parola “pur” (sorteggio)».Sia per le istruzioni contenute nella lettera di Mardocheo sia per i fatti importanti che erano accaduti,

Ester 9