Daniele 7:17-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

17. “Le quattro bestie enormi rappresentano quattro regni di origine terrena.

18. Dopo di loro il popolo santo del Dio Altissimo riceverà il regno e lo conserverà per sempre”.

19. «Poi volli sapere qualcosa di più sulla quarta bestia, quella completamente diversa dalle altre tre; era terribile con i suoi denti di ferro e i suoi artigli di bronzo, divorava e stritolava le sue vittime e calpestava tutto quel che non mangiava.

20. Volli sapere anche qualcosa circa le dieci corna che la bestia aveva sulla testa e circa il piccolo corno che era spuntato e ne aveva fatti cadere tre; perché questo corno aveva occhi e una bocca che pronunziava parole superbe e appariva più grande delle altre.

21. «Mentre guardavo esso faceva guerra al popolo santo e stava per trionfare;

22. ma l’anziano si fece avanti e rese giustizia al popolo santo del Dio Altissimo. Poi venne il tempo in cui il popolo santo entrò in possesso del regno.

23. «E mi fu data questa spiegazione: “La quarta bestia rappresenta un quarto regno di origine terrena, diverso da tutti gli altri. Questo regno divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà.

24. Le dieci corna rappresentano dieci re che si succederanno nel governo di questo regno. Poi ∆ne verrà un altro, diverso dai precedenti; abbatterà tre re,

25. pronuncerà insulti contro il Dio Altissimo e opprimerà il popolo santo: penserà di modificare le feste e la legge del popolo santo e questo gli sarà dato in potere per tre anni e mezzo.

26. Poi si radunerà la corte celeste, ed egli verrà privato del suo dominio; questo dominio sarà distrutto, completamente annientato.

27. «“Allora il popolo santo del Dio Altissimo riceverà il potere e il dominio su tutti i regni terreni e diventerà il più grande di tutti. Il regno di questo popolo durerà in eterno, e tutte le potenze del mondo gli ubbidiranno e lo serviranno”.

28. «Qui termina il racconto. Quanto a me, Daniele, fui completamente atterrito dai miei pensieri, impallidii e tenni tutto dentro di me».

Daniele 7