Atti 28:1-6 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Dopo essere scampati al pericolo, venimmo a sapere che quell’isola si chiamava Malta.

2. I suoi abitanti ci trattarono con gentilezza: siccome si era messo a piovere e faceva freddo, essi ci radunarono tutti intorno a un gran fuoco che avevano acceso.

3. Anche Paolo raccolse un fascio di rami per gettarlo nel fuoco; ma ecco che una vipera, a causa del calore, saltò fuori e si attaccò alla sua mano.

4. La gente del luogo, come vide la vipera che pendeva dalla mano di Paolo, diceva fra sé: «Certamente questo uomo è un assassino: infatti si è salvato dal mare, ma ora la giustizia di Dio non lo lascia più vivere».

5. Ma Paolo, con un colpo, gettò la vipera nel fuoco e non ne ebbe alcun male.

6. La gente invece si aspettava che la mano di Paolo si gonfiasse, oppure che Paolo cadesse a terra morto sul colpo. Aspettarono un bel po’, ma alla fine dovettero costatare che Paolo non aveva alcun male. Allora cambiarono parere e dicevano: «Questo uomo è un dio».

Atti 28