Atti 16:32-37 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

32. Quindi, Paolo e Sila annunziarono la parola del Signore al carceriere e a tutti quelli di casa sua.

33. Egli li prese in disparte, in quella stessa ora della notte, e curò le loro piaghe. Subito si fece battezzare, lui e tutta la sua famiglia.

34. Poi li invitò a casa sua e offrì loro un pranzo, e insieme con tutti i suoi fece festa per la gioia di aver creduto in Dio.

35. Quando fu giorno, i giudici mandarono le guardie a dire:— Lascia liberi quegli uomini!

36. Il carceriere andò da Paolo per informarlo. Gli disse:— I giudici hanno dato l’ordine di lasciarvi liberi! Potete dunque uscire e andarvene in pace.

37. Ma Paolo si rivolse alle guardie e disse loro: «Prima ci hanno fatto picchiare in pubblico e senza processo e poi ci hanno buttato in prigione, noi che siamo cittadini romani. Ora vogliono farci uscire di nascosto! No! Devono venire loro, personalmente, a farci uscire di qui».

Atti 16