2 Re 7:10-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Giunti alla porta della città, gridarono alle sentinelle:— Siamo andati all’accampamento degli Aramei. Non c’era nessuno, non si sentiva neppure una voce. Ci sono soltanto cavalli e asini, ancora legati, e le tende abbandonate.

11. Le sentinelle portarono la notizia alla reggia.

12. Il re si alzò in piena notte e disse ai suoi ministri:— Vi spiego io qual è il piano degli Aramei. Sanno che noi siamo ridotti alla fame. Sono certamente usciti dall’accampamento per andarsi a nascondere in campagna; sono convinti che noi usciremo da Samaria e che, così, potranno prenderci vivi ed entrare in città.

13. Uno dei ministri propose al re:— In città ci sono ancora cavalli vivi; prendiamone cinque. In ogni caso sono destinati a far la fine di tutto Israele! Mandiamo qualcuno a vedere e sapremo quel che sta succedendo.

14. Prepararono due carri con i cavalli. Il re li mandò sulle tracce dell’esercito arameo, con l’ordine di spiarlo.

15. Seguirono le tracce degli Aramei fino al fiume Giordano; la strada era piena di vestiti e di altri oggetti che, nella fretta, gli Aramei avevano abbandonato. Allora gli inviati tornarono dal re a far rapporto.

16. Subito gli abitanti di Samaria si diressero all’accampamento degli Aramei e lo saccheggiarono. Così, come il Signore aveva annunziato, con una moneta d’argento si poterono comprare sette chili di farina o quattordici d’orzo.

2 Re 7