2 Maccabei 5:7-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Però Giasone non conquistò il potere. Anzi, alla fine, fu svergognato per il suo tradimento e dovette fuggire di nuovo nella regione dell’Ammanìtide.

8. Ecco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso ∆Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire ∆di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.

9. Colui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.

10. Lui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.

11. Poi il re Antioco venne a sapere queste cose e concluse che la Giudea si stava ribellando. Perciò tornò dall’Egitto e con l’animo inferocito conquistò Gerusalemme con le armi.

12. Ai soldati comandò di uccidere senza pietà tutti quelli che incontravano e di trucidare quelli che si chiudevano nelle loro case.

13. Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.

2 Maccabei 5