2. Io ho costruito per te un tempio maestoso, un luogo dove potrai abitare per sempre».
3. L’assemblea degli Israeliti assisteva in piedi. Il re Salomone si voltò verso di loro e pronunziò questa benedizione:
4. «Benedetto il Signore, Dio d’Israele! Egli ha realizzato quel che aveva promesso a mio padre Davide. Infatti gli aveva detto:
5. “Io ho fatto uscire il mio popolo dalla terra d’Egitto, ma da allora non ho scelto nessuna città d’Israele per costruire un tempio dove manifestare la mia presenza. Non ho scelto nessuno per metterlo a capo d’Israele mio popolo.
6. Invece ho scelto Gerusalemme come sede del mio tempio e Davide come capo d’Israele, mio popolo!”.
7. «Mio padre Davide — continuò Salomone — aveva intenzione di costruire un tempio consacrato al Signore, Dio d’Israele.
8. Ma il Signore gli disse: “Hai fatto bene a pensare di costruire un tempio in mio onore.
9. Non sarai tu, però, a realizzare questo progetto, ma tuo figlio. Sarà il figlio da te generato a costruire il mio tempio”.
12-13. Salomone aveva fatto costruire una pedana di bronzo e l’aveva collocata in mezzo al cortile di fronte all’altare. Misurava due metri e mezzo per lato ed era alta un metro e mezzo. Egli salì sulla pedana, si mise in ginocchio davanti a tutta l’assemblea e stese le mani al cielo.
14. Pregò così:«Signore, Dio d’Israele, non c’è nessun altro dio come te in cielo o in terra. Tu tieni fede all’alleanza fatta con i tuoi servi e li tratti con amore quando vivono sinceramente come tu vuoi.
15. Tu hai mantenuto le promesse fatte a mio padre Davide, tuo servo. Oggi hai compiuto quel che avevi annunziato.
16. «Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni anche quest’altra promessa. Hai detto a mio padre Davide: “Se i tuoi discendenti, nella loro vita, saranno sempre fedeli alla mia legge, come hai fatto tu, uno di loro sarà sempre a capo d’Israele”.