2 Cronache 35:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del Signore. Il quattordici del primo mese furono uccisi gli agnelli.

2. Egli stabilì i sacerdoti nelle loro funzioni e li incoraggiò nel loro servizio al tempio.

3. Ricordò anche ai leviti il dovere di essere consacrati al Signore e di istruire il popolo: «Voi leviti — disse — dovete essere al servizio del Signore e d’Israele suo popolo, non è più vostro compito portare l’arca santa sulle spalle, perché essa è ormai al suo posto nel tempio costruito da Salomone figlio di Davide, re d’Israele.

4. Suddividetevi in gruppi di servizio, famiglia per famiglia, secondo le norme scritte da Davide re d’Israele e da suo figlio Salomone.

5. Poi mettetevi a disposizione di tutto il popolo nel tempio. Ognuna delle vostre famiglie aiuti un determinato gruppo di famiglie del popolo

6. nell’offerta dell’agnello pasquale. Purificatevi e aiutate gli altri Israeliti perché la Pasqua sia celebrata secondo la legge data dal Signore per mezzo di Mosè».

7. Giosia prelevò dai greggi di sua proprietà trentamila tra agnelli e capretti per tutti quelli che dovevano celebrare la Pasqua e, in più, mise a disposizione tremila tori.

8. Anche i ministri del re offrirono spontaneamente animali per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. I capi del tempio, Chelkia, Zaccaria e Iechièl, misero a disposizione dei sacerdoti duemilaseicento agnelli per la Pasqua, oltre a trecento buoi.

9. I capi dei leviti Conania, con Semaià e Netanèl suoi fratelli, Casabia, Ieiel e Iozabàd, misero a disposizione dei leviti cinquemila agnelli per la Pasqua, oltre a cinquecento buoi.

26-27. Il resto della vita di Giosia, dal principio alla fine, e la sua fedeltà al libro della legge del Signore sono raccontati nel libro ‘I re di Giuda e d’Israele’.

2 Cronache 35