1 Samuele 25:2-3-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2-3. A Maon abitava un ricco, proprietario di tremila pecore e mille capre: si chiamava Nabal ed era discendente di ∆Caleb. Sua moglie si chiamava Abigàil ed era una donna bella d’aspetto e di buon senso, mentre Nabal era un uomo duro e cattivo. I suoi possedimenti erano a Carmel, ed egli si trovava là per la ∆tosatura delle pecore.

4. Davide, che era nel deserto, seppe che Nabal faceva la tosatura delle pecore

5. e mandò là dieci dei suoi uomini con questi ordini: «Salite a Carmel. Andate da Nabal e domandategli a mio nome se tutto va bene.

6. Gli direte: Salute! Auguri a te, per la tua famiglia e per i tuoi beni.

7. Davide ha saputo che stai facendo la tosatura delle pecore. I tuoi pastori sono stati a Carmel dove eravamo anche noi: non abbiamo mai dato loro alcun fastidio, non hanno mai avuto alcun danno.

8. Domanda ai tuoi uomini e te lo confermeranno. Ora siamo qui in un giorno di festa: trattaci bene, regala a noi e al tuo amico Davide quel che puoi».

9. Gli uomini di Davide andarono, fecero a Nabal questo discorso e rimasero in attesa.

20. Lei, in groppa al suo asino, scendeva per il fianco della collina e, a un certo punto, si trovò di fronte Davide e i suoi uomini che venivano avanti.

21. Davide stava dicendo: «Nel deserto, ho custodito per niente la roba di quell’individuo: non ha avuto nessun danno alle sue proprietà e ora mi rende male per bene.

22. Che Dio mi punisca mille volte se lascerò in vita fino a domattina un solo maschio della sua famiglia».

23. Appena vide Davide, Abigàil smontò in fretta dall’asino e si inchinò davanti a lui con la faccia a terra.

1 Samuele 25