1 Samuele 1:9-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

9. Alla fine del banchetto sacro nel santuario del Signore a Silo, Anna si alzò. In quel momento il sacerdote Eli era seduto sulla sua seggiola all’ingresso del santuario.

10. Anna era molto triste: pregò il Signore piangendo amaramente.

11. Fece al Signore questa solenne promessa: «Signore dell’universo, guarda la mia miseria! Ricordati di me che sono la tua serva, non abbandonarmi! Se mi darai un figlio, ti prometto di consacrarlo per sempre al tuo servizio: i suoi capelli non verranno mai tagliati».

12. Anna continuò a pregare il Signore per molto tempo, mentre Eli la guardava.

13. Anna pregava in silenzio: muoveva le labbra ma la sua voce non si sentiva. Per questo Eli la prese per ubriaca

14. e le disse:— Per quanto tempo ancora sarai ubriaca? Vai a smaltire il tuo vino!

15. — Non ho bevuto né vino né bevande forti, — rispose Anna; — sono soltanto una donna infelice che ha aperto il cuore al Signore.

16. Non considerarmi una donna da poco: ho pregato così a lungo per la tristezza e l’umiliazione.

17. Allora Eli le disse:— Va’ in pace! Che il Dio d’Israele ti conceda quel che gli hai domandato.

18. — E tu, — rispose Anna, — ti prego, sii ben disposto nei miei confronti.Poi se ne andò, e, finalmente, prese un po’ di cibo: la tristezza era scomparsa dal suo volto.

1 Samuele 1