5. Per tutta la vita di Salomone gli abitanti d’Israele vissero in pace, da Dan a nord fino a Bersabea a sud. Ognuno curava la sua vigna e il suo orto.
6. Nelle stalle di Salomone c’era posto per quarantamila cavalli che servivano per i suoi carri. Egli aveva anche dodicimila cavalli da sella.
7. I dodici prefetti, un mese ciascuno, fornivano il necessario per mantenere Salomone e tutti quelli della sua corte. Non facevano mai mancare niente.
8. I prefetti, ciascuno secondo le disposizioni ricevute, facevano portare anche orzo e foraggio, per i cavalli da sella e da tiro, là dove ce n’era bisogno.
9. Dio diede a Salomone profonda saggezza, grande intelligenza e vasta cultura.
10. Così la sua sapienza fu superiore a quella dei popoli dell’oriente e dell’Egitto.
11. Fu davvero il più saggio degli uomini: più di Etan l’Ezraita, più di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Macol. La sua fama si sparse in tutti i popoli vicini.
12. Salomone pronunziò tremila proverbi e compose millecinque canti.
13. Parlò di ogni tipo di pianta, dal cedro del Libano all’issòpo che cresce sui muri. Parlò di quadrupedi, di uccelli, di rettili e di pesci.
14. Gente di ogni nazione veniva ad ascoltare i suoi discorsi pieni di saggezza. Re di tutto il mondo sentirono parlare della sua saggezza e mandarono gente ad ascoltarlo.
15. Chiram, re di Tiro, era sempre stato amico di Davide. Quando seppe che Salomone era stato consacrato re dopo suo padre Davide, gli mandò i suoi ambasciatori.
16. A sua volta Salomone mandò questo messaggio a Chiram:
17. «Tu sai che mio padre Davide non poteva costruire un tempio consacrato al Signore suo Dio perché doveva combattere continuamente con i popoli vicini. Alla fine, però, il Signore gli ha dato la vittoria su tutti i suoi nemici.
18. Ora il Signore, mio Dio, mantiene la pace su tutte le frontiere del mio regno. Non ho nemici, non temo attacchi.
19. Perciò ora ho intenzione di costruire un tempio consacrato al Signore, mio Dio. Infatti egli disse a mio padre Davide: “Dopo di te io farò regnare tuo figlio; sarà lui a costruirmi un tempio!”.
20. Perciò ti chiedo di far tagliare per me legname di cedro del Libano. I miei servi potranno collaborare con i tuoi. Darò ai tuoi uomini la paga che vorrai, perché, come sai bene, da noi non c’è nessuno tanto esperto nel taglio degli alberi come voi Fenici».