3. Salomone amava il Signore ed era fedele alla volontà di suo padre Davide, eppure andò anche lui a offrire sacrifici e a bruciare incenso in quei luoghi.
4. Un giorno Salomone andò a Gàbaon per offrire dei sacrifici. Gàbaon era il più importante dei santuari di quel territorio. Salomone aveva bruciato su quell’altare un migliaio di animali.
5. Durante la notte, il Signore apparve in sogno a Salomone e gli disse:— Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò.
6. Salomone rispose:— Tu hai sempre dimostrato un grande amore per mio padre Davide, e anche lui ha sempre agito nei tuoi confronti con lealtà, giustizia e sincerità. Tu hai sempre dato prova di questo tuo grande amore per lui e infine gli hai dato un figlio che oggi siede sul suo stesso trono.
7. Signore, mio Dio, tu mi fai regnare al posto di Davide, mio padre, ma io sono ancora giovane e inesperto.
8. Il popolo che hai scelto per te è così numeroso che non lo si può nemmeno contare. E io mi trovo a capo proprio di questo popolo!
9. Ti prego. Dammi la saggezza necessaria per amministrare la giustizia tra il popolo e per distinguere il bene dal male. Senza il tuo aiuto, chi è capace di guidare il tuo popolo, che è così grande?
24-25. Mandò a prendere una spada e ordinò:— Tagliate in due il bambino vivo e datene metà a ciascuna.
26. La prima donna si sentì gelare il sangue, perché il bambino vivo era il suo, e gridò:— Ti prego, signore, da’ pure a lei il bambino, ma non farlo uccidere!L’altra invece rispose:— No, non darlo né a me né a lei. Fallo tagliare in due!
27. A questo punto il re pronunziò il suo giudizio:— Non uccidete il bambino. Datelo alla prima donna: è lei la madre.
28. In Israele tutti vennero a conoscenza della decisione presa dal re Salomone e provarono un profondo rispetto per lui. Si erano resi conto che Dio stesso gli aveva dato la saggezza necessaria per giudicare con giustizia.