3. Simone, chiamato Tassi,
4. Giuda, detto Maccabeo,
5. Eleàzaro, chiamato Auaràn, e Giònata, detto Affus.
6. Vedendo i sacrilegi che si commettevano nella regione della Giudea e nella città di Gerusalemme,
7. Mattatia disse:«Ahimè! Sono nato per assistere alla rovina del mio popoloe per vedere la città santa distrutta!Come posso restare qui inerte mentre la città è in potere dei nemicie il tempio in mano agli stranieri?
8. Il tempio è profanato con disprezzo da tutti.
9. Gli arredi gloriosi sono stati portati via.Tutto è diventato preda di guerra.Sulle piazze anche i bambini sono uccisi,i giovani cadono sotto la spada del nemico.
29-30. Allora molti Ebrei, fedeli a Dio e alla sua legge, andarono con i loro figli, le loro donne e i loro greggi ad abitare nel deserto. Perché non potevano più tollerare quella situazione.
31. I ministri del re e i soldati che stavano a Gerusalemme, nella Città di Davide, vennero a sapere che alcuni avevano disubbidito al comando del re e ∆si rifugiavano nel deserto.
32. Molti soldati li inseguirono, li raggiunsero, si schierarono contro di loro e si prepararono ad attaccarli in giorno di sabato.
33. Dissero loro:— Adesso basta! Venite fuori! Eseguite l’ordine del re, se volete aver salva la vita.
34. Ma quelli risposero:— Nessuno di noi si muoverà di qui e tanto meno eseguirà l’ordine del re. Non profaneremo mai il giorno di sabato.
35. Allora i soldati del re li attaccarono con le armi.
36. Quegli Ebrei però non reagirono affatto: non lanciarono neanche una pietra e non si barricarono nei loro rifugi.
37. Dissero:— Siamo tutti innocenti e come innocenti moriamo. Il cielo e la terra sono testimoni che voi ci uccidete ingiustamente!
38. Dato che era di sabato, quando li assalirono, si lasciarono uccidere con le loro donne, i loro bambini e il loro bestiame: erano in tutto mille persone.
39. Quando Mattatia e i suoi amici vennero a conoscenza di questo fatto, piansero amaramente.
40. Poi dissero tra di loro: «Se tutti noi facciamo come i nostri fratelli e non combattiamo contro i pagani a difesa della nostra vita e delle nostre tradizioni, in breve tempo ci faranno sparire dalla terra».
41. In quello stesso giorno presero questa decisione: «Se ci attaccheranno di sabato, noi combatteremo. Non moriremo come sono morti i nostri fratelli nei loro rifugi».