1 Maccabei 12:18-37 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

18. Vi chiediamo quindi la cortesia di voler rispondere a queste nostre proposte».

19. Segue il testo della lettera inviata, a suo tempo, a Onia:

20. «Areo, re degli Spartani, saluta Onia, sommo sacerdote!

21. In un documento che tratta degli Spartani e degli Ebrei, abbiamo scoperto che siamo fratelli e che discendiamo tutti da Abramo.

22. Ora che sappiamo questo, siate tanto cortesi da farci conoscere la vostra situazione di prosperità.

23. Noi, da parte nostra, vi diciamo: Come il vostro bestiame e i vostri beni sono anche nostri, così i nostri appartengono anche a voi. Perciò vogliamo che siate informati di queste decisioni».

24. Giònata venne a sapere che i generali del re Demetrio erano tornati per attaccarlo con truppe più numerose di prima.

25. Perciò lasciò Gerusalemme e andò contro di loro nella regione di Amat per evitare che entrassero nella regione della Giudea.

26. Poi mandò alcune spie nel loro accampamento. Queste ritornarono e gli riferirono che i nemici erano già pronti per attaccarlo di notte.

27. Al tramonto Giònata comandò ai suoi soldati di rimanere svegli e armati, pronti a combattere in qualsiasi momento della notte, e pose alcune sentinelle tutto attorno all’accampamento.

28. Ma quando i nemici seppero che Giònata e i suoi soldati si tenevano pronti a combattere, ebbero paura, si scoraggiarono e accesero fuochi nel loro accampamento.

29. Giònata e i suoi soldati videro i fuochi accesi e non si accorsero della loro fuga fino al mattino.

30. Si misero a inseguirli ma non li raggiunsero perché i nemici avevano già attraversato il fiume Elèutero.

31. Allora Giònata attaccò un gruppo di Arabi, chiamati Zabadei, li sconfisse e li depredò.

32. Poi smobilitò l’accampamento, andò verso Damasco e attraversò tutta quella regione.

33. Anche Simone partì e arrivò fino alla città di Àscalon e alle fortezze vicine. Poi piegò verso Giaffa e per precauzione l’occupò.

34. Aveva saputo infatti che volevano cedere questa fortezza ai partigiani di Demetrio. Perciò vi lasciò alcuni soldati per controllare la situazione.

35. Appena tornato in Giudea, Giònata chiamò i capi del popolo e con loro decise di costruire alcune fortezze nella regione della Giudea.

36. Decise anche di rialzare le mura di Gerusalemme e di costruire una barriera molto alta tra la Cittadella e la città. Così i nemici che occupavano la fortezza sarebbero rimasti isolati e non avrebbero più potuto trattare con l’esterno.

37. Giònata e i suoi uomini si organizzarono dunque per ricostruire la città. Siccome una parte del muro che dava sul torrente a est era crollata, Giònata fece anche ricostruire il cosiddetto ∆Cafenatà.

1 Maccabei 12