24. Anch’io scriverò loro parole lusinghiere. Prometterò loro privilegi e doni perché vengano ad aiutarmi».
25. E scrisse questa lettera: «Il re Demetrio augura prosperità al popolo ebreo.
26. Abbiamo sentito con gioia che avete mantenuto l’alleanza fatta con noi. Siete stati fedeli alla nostra amicizia e non siete passati dalla parte dei nostri nemici.
27. Perseverate nella vostra fedeltà verso di noi e in contraccambio vi favoriremo.
28. Vi libereremo da molti oneri fiscali e vi ricolmeremo di doni.
29. Fin d’ora dispenso ed esento tutto il popolo dai tributi, dalla tassa del sale e da quella delle ∆corone.
30. D’ora in poi non esigerò più la terza parte dei raccolti e la metà dei frutti che mi spettano. Io rinunzio a tutto questo da oggi e per sempre e non solo per la Giudea ma anche per i tre distretti che le sono annessi dalla ∆Samaria e dalla Galilea.
31. «Gerusalemme deve essere una città santa: con tutto il suo territorio deve restare esente dalle decime e dalle tasse.
32. Rinunzio anche al potere che ho sulla Cittadella di Gerusalemme e l’affido al sommo sacerdote che la farà difendere da uomini scelti da lui.