Romani 3:6-11 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

6. Così non sia; perché, altrimenti, come giudicherà egli il mondo?

7. Ma se per la mia menzogna la verità di Dio è abbondata a sua gloria, perché son io ancora giudicato come peccatore?

8. E perché (secondo la calunnia che ci è lanciata e la massima che taluni ci attribuiscono), perché non "facciamo il male affinché ne venga il bene?" La condanna di quei tali è giusta.

9. Che dunque? Abbiam noi qualche superiorità? Affatto; perché abbiamo dianzi provato che tutti, Giudei e Greci, sono sotto il peccato,

10. siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppur uno.

11. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio.

Romani 3