Numeri 12:5-13 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

5. E l’Eterno scese in una colonna di nuvola, si fermò all’ingresso della tenda, e chiamò Aaronne e Maria; ambedue si fecero avanti.

6. E l’Eterno disse: "Ascoltate ora le mie parole; se v’è tra voi alcun profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno.

7. Non così coi mio servitore Mosè, che è fedele in tutta la mia casa.

8. Con lui io parlo a tu per tu, facendomi vedere, e non per via d’enimmi; ed egli contempla la sembianza dell’Eterno. Perché dunque non avete temuto di parlar contro il mio servo, contro Mosè?"

9. E l’ira dell’Eterno s’accese contro loro, ed egli se ne andò,

10. e la nuvola si ritirò di sopra alla tenda; ed ecco che Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardò Maria, ed ecco era lebbrosa.

11. E Aaronne disse a Mosè: "Deh, signor mio, non ci far portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso, e di cui siamo colpevoli.

12. Deh, ch’ella non sia come il bimbo nato morto, la cui carne è già mezzo consumata quand’esce dal seno materno!"

13. E Mosè gridò all’Eterno dicendo: "Guariscila, o Dio, te ne prego!"

Numeri 12