Atti 25:11-16 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

11. Se dunque sono colpevole e ho commesso cosa degna di morte, non ricuso di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c’è nulla di vero, nessuno mi può consegnare per favore nelle loro mani. Io mi appello a Cesare.

12. Allora Festo, dopo aver conferito col consiglio, rispose: Tu ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai.

13. E dopo alquanti giorni il re Agrippa e Berenice arrivarono a Cesarea, per salutar Festo.

14. E trattenendosi essi quivi per molti giorni, Festo raccontò al re il caso di Paolo, dicendo: V’è qui un uomo che è stato lasciato prigione da Felice, contro il quale,

15. quando fui a Gerusalemme, i capi sacerdoti e gli anziani de’ Giudei mi sporsero querela, chiedendomi di condannarlo.

16. Risposi loro che non è usanza de’ Romani di consegnare alcuno, prima che l’accusato abbia avuto gli accusatori a faccia, e gli sia stato dato modo di difendersi dall’accusa.

Atti 25