Vangelo Secondo Marco 14:27-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

27. Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: “Io percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”.

28. Ma dopo che sarò risuscitato vi precederò in Galilea».

29. Allora Pietro gli disse: «Quand’anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò!»

30. Gesù gli disse: «In verità ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte».

31. Ma egli diceva più fermamente ancora: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

32. Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato».

33. Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato.

34. E disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate».

35. Andato un po’ più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui.

36. Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi».

37. Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: «Simone! Dormi? Non sei stato capace di vegliare un’ora sola?

38. Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

Vangelo Secondo Marco 14